martedì 7 maggio 2013

Hanno sbagliato Castro



Inutile fare: negli Stati Uniti d'America, quando c'è di mezzo Castro, perdono la testa e non ne azzeccano una. Ad esempio, hanno perso quasi sessant'anni a dar la caccia a quel Castro qua sopra nella fotografia, insomma Fidel Castro, quando invece le ragazzotte gliele rapisce Ariel Castro. D'accordo che i nomi sono parecchio simili (basta mettere Ari- al posto di Fid-...), che anche il Castro dell'Ohio ha dei fratelli e che, di certo, non si può mettere l'embargo su Cleveland; però, sarebbe meglio che guardassero un po' di più a casa propria invece che a Cuba. Anche perché la ragazza bianca, rapita dieci anni fa, che è riuscita a liberarsi e a dare l'allarme grazie all'intervento di tale Charles Ramsey, vicino di casa nonché negro, ha pensato bene di fare un gesto più che normale in una situazione del genere: si è buttata tra le braccia del suo liberatore. Il quale, nella prima intervista che gli è stata fatta, ha pronunciato una frase che rischia seriamente di passare alla storia:

" Something's wrong... when a pretty little white girl runs to a black man's hand something's wrong here. "
" C'è qualcosa che non va...quando una bella ragazza bianca si butta nelle braccia di un negro, c'è qualcosa che non va. "


Qualcuno, magari, potrebbe andare a dirlo a Yoani Sánchez, e anche a qualche "libertario" italiano del cazzo, tanto che c'è.