domenica 31 marzo 2013

L'isola Mafia


L' isola Mafia si trova nell'oceano Indiano. Ha una superficie di 435 km2 e circa quarantamila abitanti, detti "mafiani". Politicamente appartiene allo stato di Tanzania; pur essendo non lontana da Zanzibar, non dipende amministrativamente da quest'ultima ma dalla regione continentale di Pwani, di cui forma uno dei sei distretti. E' suddivisa a sua volta in ulteriori sei distretti; capoluogo è Kilindoni, che forma un'unità territoriale con le località di Kilindini e Kinondoni. La lingua parlata dalla popolazione è una forma di swahili (nella lingua locale, l'isola Mafia è detta Chole Shamba).




Sull'origine del nome dell'isola esistono due ipotesi. La prima potrebbe gettare interessante luce anche sulla "mafia" di casa nostra, dato che il nome verrebbe fatto risalire all'arabo morfiyeh, che significa sia "gruppo, banda" che "arcipelago". L'origine araba non è assolutamente "di fuori" per un'isola situata in quella zona del mondo: la stessa lingua swahili parlata dalla popolazione è una lingua bantu infarcita di parole arabe (e lo stesso nome "swahili" è di origine araba). Vi sono poi ovvie connotazioni religiose. Il significato di "gruppo" o "banda" si sposerebbe poi perfettamente con la "mafia" intesa come associazione e organizzazione, in un'isola come la Sicilia rimasta a lungo, storicamente, sotto il dominio e l'influenza araba. Se,comunque, il nome "mafia" sembra emergere in Sicilia nel XVIII secolo (vale a dire dopo che il dominio arabo era finito da secoli), si dovrebbe ipotizzare un'uso della parola di origine araba rimasto costantemente attivo in senso generale; la designazione di "Mafia" sarebbe quindi stata, ad un un certo punto, un tipico caso di antonomasia (l' "Organizzazione", il "Gruppo" per il quale non è necessaria alcun'altra specificazione; un caso frequentissimo). Dal significato collaterale (e naturale: "gruppo di isole") si sarebbe invece sviluppato il nome dell'isola africana. Curioso, comunque, che tutto sembri ruotare attorno a delle isole, pur lontanissime l'una dall'altra. 

La seconda ipotesi vorrebbe invece che il nome derivasse dallo swahili mahali pa afya, vale a dire "luogo della salute"; si tratterebbe quindi di una sorta di "concentrazione" di parole, di coalescenza. Mi sembra però un caso abbastanza palese di Volksetymologie, di etimologia popolare per una parola che non significa niente di preciso agli orecchi delle persone; tanto più che l'isola Mafia è stata storicamente un importante scalo per le navi arabe.  Gli indigeni, comunque, preferiscono chiamarla con una denominazione derivata dalla principale baia dell'isola, la baia di Chole.

Nella storia dell'isola Mafia, il 1820 è un anno ricordato con terrore. In quell'anno, infatti, l'isola fu attaccata dai cannibali Sakalava, che arrivarono dal Madagascar con ottanta canoe; i mafiani vennero in discreta parte mangiati, mente il resto fu preso e ridotto in schiavitù. 

Nel 1890 l'isola Mafia passò nelle mani della Germania; è il motivo per cui, attorno alla baia di Chole, si trovano ancora numerosi edifici dall'aspetto tipicamente bavarese. La Germania comprò semplicemente l'isola, acquistandola per 4 milioni di marchi dal sultano dell'Oman, Sayyid Ali al-Said. La dominazione tedesca di Mafia durò fino al 1915, quando l'isola fu conquistata dalle truppe britanniche. 

Attualmente, Mafia è nota per essere diventata un centro di ecologia marina e una zona protetta ambientale sotto l'egida del WWF.