domenica 10 marzo 2013

'a Bbidonara, er Piddirindiddì e l'Antifascismo


E l'è rinova!

'A Bbidonara ha colpito ancora. Eh sì, sto parlando proprio di lei: della (oramai ex) gggggiòvane Giorgia Meloni, qualcuno si ricorda ancora della ministra d'a'a' ggggioventù del governo Berlusconi nonché di quella che voleva fare le "primarie der piddièlle" per poi, una volta tornato in campo il Grande Capo Supremo, andare a rifinire in Fratelli d'Italia?

Oggi, a Firenze, c'è stata l'annuale passeggiatina sul viale Milton (il cui capolavoro, Paradiso Perduto, ben si attaglia alla maggior parte dei passeggiatori in questione) dei tricolorati; insomma, per farla parecchio breve, la solita cinquantina o poco più di fascistoni e fascistelli che sfilano per la "giornata della memoria" sulle foibe; cioè, oramai, per una cosa che, con tutta probabilità, anche loro stessi considerano alla stregua poco più di una presa per il culo. Oltretutto, quest'anno è toccato loro anche un pomeriggio in cui marzo ha fatto il pazzo, come da tradizione; e con parecchia acqua a catinelle.

Anche per quest'anno, in pompa magna e su tutte le migliaia di manifesti per il "Corteo delle foibe", era stata preannunciata la presenza di Giorgia Meloni; dico "anche per quest'anno", dato che l'anno scorso la suddetta aveva pensato bene di dare forfait all'ultimo momento, preferendosene evidentemente restare al calduccio (nel 2012 la "giornata della memoria" si era svolta regolarmente in febbraio, e il corteo si era svolto in un pomeriggio in cui a Firenze c'erano sette gradi sottozero).

Quest'anno, invece, nonostante la pioggia la temperatura era alquanto gradevole (faceva quasi caldo...); però, appunto, pioveva parecchio. Et revoilà: all'ultimo momento, la Meloni ha fatto sapere di avere improcrastinabili impegni ed ha lasciato di nuovo i suoi (scarsi) cameratucci a "ricordare" e, soprattutto, a inzupparsi d'acqua. Oh, mica scema! 

Sembra che il prossimo anno, per avere finalmente la Meloni al "corteo delle foibe", i tricolorati siano intenzionati a spostare la "giornata della memoria" nel mese di luglio. Ovviamente si beccheranno la famosa ondata di caldo ("Satana", "Belzebù" o come vorranno chiamarla) e l'ex Ministronza farà sapere all'ultimo momento di essere indisponibile. Troppo ganza, 'a Bbidonara!


Da un'altra parte, ma abbastanza vicino (più vicino era impossibile dato che, per proteggere quella cinquantina di fascistelli smelonati, era stato messo su uno schieramento di sbirri che nemmeno ci fosse stato il presidente degli stat'uniti), qualche po' di gente in più stava a beccarsi la stessa acqua sul groppone per ricordare a tutti che questa città una storia ce l'ha, ma non inventata come quella delle "foibe". Ce l'ha e ben precisa; e si dà pure il caso che parecchie, ma parecchie persone non siano per nulla disposte a rinunciarvi.

A proposito di storie inventate, però, oggi nessuno ha battuto (e come dubitarne?), "Repubblica". La quale s'è accalorata molto per il trattamento riservato a qualche demente provocatore der Piddirindiddì che è stato invitato a levarsi fuori dai coglioni assieme alle sue bandierine di merda. Fate bene attenzione, perché l'articolo di "Repubblica" è stato praticamente dettato dai piddirindiddini, e contiene una serie di menzogne (e di inesattezze) che definire agghiaccianti sarebbe uno squisito eufemismo.

A tale riguardo sarebbe invece da ricordare che, a Firenze come altrove, è stato proprio il PD a sdoganare decisivamente i fascisti, ma che dico a sdoganare? A blandire, coccolare, foraggiare. E questo anche ben prima della giunta di Matteino Renzi. Giova ricordare che il "Largo Martiri delle Foibe", vale a dire lo squallidissimo ex slargo finale del viale Milton, è stato istituito dalla giunta Domenici-Cioni; che l'assessore PD Giani, lo scorso anno, partecipò in prima persona al corteo fascista tricolorato; che la giunta Renzi non ha avuto nulla da ridire all'installazione in pieno centro (via Sant'Anna, a due passi da S.Marco) della sede di Casapound dopo tutto ciò che è successo in Piazza Dalmazia; che, contemporaneamente a tutto questo, le realtà antagoniste fiorentine, oltre ad essere sottoposte alla quotidiana repressione da parte degli apparati dello Stato, sono costantemente sotto minaccia di sgomberi (via dei Conciatori, un esempio) e vendite (il CPA) da parte della giunta PD; e così via.

Ci sarebbe da chiedersi quale diverso trattamento si aspettavano quelli e quelle der Piddirindiddì oggi, al corteo di Firenze Antifascista (a cui ha aderito, per la prima volta, anche l'ANPI provinciale; tant'è che il suo presidente, "Pillo" Sarti, ha tenuto anche un discorso alla fine del corteo e non si è affatto "staccato" come dichiarato nella collezione di bugie travestita da articolo di "Repubblica").  E' stato riservato loro il trattamento logico riservato a dei complici dei fascisti, sotto ogni aspetto. Nulla può avere a che vedere il PD con l'antifascismo, quando ovunque agisce in modo scientemente contrario. Semplicemente devono scomparire dalla faccia della terra, cosa verso la quale sono peraltr e fortunatamente ben avviati.

Appare quindi chiaro che il tutto è da ricondursi a un rozzo tentativo di provocazione, all'esclusivo fine di poter dire di essere stati "aggrediti" (non sono stati nemmeno toccati, e direi che gli antifascisti fiorentini se ne sarebbero comunque guardati bene, visto che erano privi di disinfettanti) e di andare a spacciare agli amichetti di "Repubblica" un comunicato forse già preparato in anticipo. Quanto a "Repubblica", mi chiedo se per caso i suoi scribacchini & pennaiuoli di vario grado siano sottoposti ad una sorta di "test di Pinocchio" prima di entrare a lavorarvi.

La pratica dell'Antifascismo già deve confrontarsi con una realtà ostile e, sicuramente, in parecchi casi contraddittoria al suo interno stesso, e passibile sia di gravi rischi che di difformità di metodi. Credo che, però, a Firenze come altrove, su una cosa tutti gli Antifascisti autentici, appartenenti ai movimenti antagonisti o a realtà differenti, siano d'accordo: per il PD non c'è e non ci può essere più alcun posto. Vadano, d'ora in poi, a fare pure il "corteo delle foibe": ci staranno benissimo, visto peraltro che il decreto di istituzione della "giornata della memoria" è stato firmato dal loro caro Napolitano.