lunedì 4 febbraio 2013

Sugli economisti



" Senza riempire le terz’ultime pagine dei settimanali, ci riempite di previsioni, di certezze senza basi, di astronomie senza pianeti.
Come prima si diceva ‘Hai letto l’oroscopo?’, si dice oggi ‘Hai letto l’ultimo DPEF?’.
Non è la filosofia il regno dell’indefinito. Noi ci occupiamo d’ontologia.
Dunque d’economia geometricamente definita. Noi ci occupiamo della perfezione e dei suoi traditori.
Siete voi gli agenti dell’ “oroscopo che si crede scienza’, siete voi i nuovi teologi, ogni volta che rilasciate una dichiarazione, che ruttate una previsione, prima della nuova congiuntura, della nuova ‘fase’ economica.
Marx vi trattava come i ‘buffoni di corte’.
Tali eravate, tali siete rimasti. "

Millepiani, 12 luglio 2005.