giovedì 17 gennaio 2013

TAV: Truffa Aggravata Vessatoria. Sequestrato il cantiere a Firenze.


E così, sembra che li abbiano acchiappati tutti, "talpone" compreso, con le dita nel barattolo della Nutella. Ci avete presente il TAV fiorentino, l'attraversamento in tunnel sotto la città, la maxitrivella Monnalisa e la "stazione Foster"? Ci avete presente quell'opera strutturale improcrastinabile che, naturalmente, ha messo tutti d'accordo, dal Moretti stragista ferroviario al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, da tutto il confindustriame toscano e nazionale ai fogliacci di regime? Ci avete presente le periodiche dichiarazioni di "boccuccia a godé" Moretti, tipo quando viene a inaugurare il Feccia Club sfrattando l'unica sala d'aspetto presente alla stazione centrale oppure quando fa licenziare un lavoratore scomodo? "Entro due mesi inizieranno gli scavi!" Bene, visto che oramai i "due mesi di Moretti" son diventati quasi proverbiali, e gli scavi sono bloccati da non so quanto per il problema di non saper dove andare a ficcare gli sterri e le scorie (l'ennesimo "non-cantiere TAV", insomma; dalla Valsusa a Firenze non cambia nulla...), mi sa che stavolta di mesi ne passerà qualcuno in più, visto che stamani, 17 gennaio 2013, al cantiere TAV della Stazione del Campo di Marte (da parecchi ribattezzata "Campo di Morte") si son presentati i Regi Carabinieri, sequestrando il "talpone" Monnalisa e, in pratica, bloccando i lavori sine die.

Il tutto per un'indagine avviata dalla Procura di Firenze, la quale ha ordinato perquisizioni a bandello in mezza Italia, mettendo sotto indagine trentuno persone e svariate aziende e "cooperative" (Ergon, Coestra, la Coopsette peraltro affogata nei debiti e la controllata Nodavia) coinvolte nel "passante fiorentino" del TAV. I reati contestati scoperchiano definitivamente il puttanaio che sta sotto alla costruzione dell' "opera strutturale necessaria per lo sviluppo eccetera eccetera": vanno sotto il nome di truffa ai danni della pubblica amministrazione, corruzione e gestione abusiva dei rifiuti. Traduzione: non soltanto l'intera costruzione del "passante fiorentino" è sospettata pesantemente delle usuali truffe e delle ancor più usuali corruzioni, ma anche, e la cosa è a mio parere ancor più grave, di smaltimento abusivo dei rifiuti. Il problema delle scorie è già di per sé quello che, in pratica, ha bloccato i lavori dato che i geni che hanno ideato l'opera non hanno prima previsto dove andare a buttare le enormi quantità di risulte; la soluzione, naturalmente, è stata quella di aggirare il tutto in modo illegale (un esempio perfetto della famosa "legalità" che piace tanto a questi farabutti, ma soltanto quando si tratta di mandare in galera chi si oppone ai loro affaroni). I rifiuti sono roba che riguarda la pelle delle persone, vorrei ricordarlo.

Certo, va detto che tutto questo è ben lungi dallo stupire chi si è opposto alla costruzione di questa assurdità fin dal primo momento. Non ci vuole molto a capire che il TAV è, ovunque, soltanto una gigantesca (e totalmente inutile) macchina d'affari a livello internazionale, fatta sulla pelle dei sudditi. Però sembra che non basti la devastazione della Valsusa a capirlo. Non è bastato lo scempio ambientale e economico nel Mugello. Io spero che, ora, si aprano definitivamente gli occhi anche a Firenze, città che, per ora, ha accettato passivamente la situazione a parte qualche eccezione. La sigla TAV ha un solo significato reale: Truffa Aggravata Vessatoria. E se si scoperchia il puttanaio per un tunnel sotto Firenze, c'è da immaginarsi facilmente che cosa sia avvenuto e stia avvenendo in Valsusa; ci credo che si fanno i "vertici" tra Monti e Hollande, vale a dire tra i caporioni di tutta la banda. Politicanti, autorità "europee", le principali imprese di costruzioni, cooperative "rosse" e di altri colori dell'iride, potentati economici, mezzi di comunicazione di massa asserviti coi loro pennaioli a pagamento: ce n'è per tutti i gusti. E il bello è che non riescono a andare avanti. E non soltanto per l'opposizione delle popolazioni, come in Valsusa, ma anche e soprattutto per le pastoie di ogni genere (tecniche, strutturali, economiche, gestionali...) in cui stanno annegando senza però rinunciare a inghiottire quantità enormi di denaro e a intascarsene una cospicua parte. Esclusivamente per questo, non so se i tanti coglioni che vanno dietro ai vari Esposito e Fiano (ma anche agli Odifreddi e ai Michele Serra!) lo hanno capito, il TAV è "necessario e ineluttabile". Esclusivamente per questo ordinano la militarizzazione del territorio e la repressione selvaggia del dissenso. 

Ci sarebbe poi da sottolineare una cosa alquanto curiosa, a Firenze. I provvedimenti di oggi, infatti, sono stati firmati dal Sostituto Procuratore Giuseppe Quattrocchi, lo stesso che si diletta periodicamente di spedire ordinanze di arresto (in carcere e/o domiciliare) nei confronti dell'area antagonista fiorentina. Ordinanze che, negli scorsi mesi, hanno riguardato anche dei partecipanti ad un presidio e a una manifestazione proprio contro il passante TAV, nella zona del cantiere. Presidio e manifestazione durante i quali, in pratica, si dicevano le medesime cose per le quali, oggi, il dottor Quattrocchi ed i suoi colleghi Monferini e Tei mandano i Carabinieri a sequestrare il "talpone", ordinano perquisizioni a tappeto e mettono sotto indagine persone e aziende intere. O com'è 'sta cosa? Che ci sta dicendo per caso il dottor Quattrocchi, che avevamo ragione? Che abbia finalmente, anche lui, messo in pratica il suo curioso cognome e gli si siano aperti gli occhioni, due o quattro che ne abbia? A Firenze, a mio parere, sta accadendo una cosa importante e dagli sviluppi da un lato imprevedibili e, dall'altro, prevedibilissimi. Sembrerebbe una contraddizione in termini, ma non lo è affatto.