domenica 13 gennaio 2013

Grillo, il nulla di una scoreggia nell'universo (cit.)


Questo blog, come più o meno si sa, non è avvezzo alla pratica del copia-incolla; salvo qualche eccezione, vale a dire quando qualcuno si ritrova già ad esprimere perfettamente ciò che anch'io penso. E' il caso di questo articolo dal blog "Astratti pensieri e mondo concreto", che riproduco qui integralmente (compreso il mirabile titolo). Non avrei potuto né togliere, né aggiungere nulla a quanto scritto da Mario a proposito di Beppe Grillo, e sono ben lungi dallo stupirmene.

" E così l'inconsistenza del Beppe è venuta fuori.
Uno che racconta di un movimento che è oltre l'antifascismo ed il fascismo, il razzismo e l'antirazzismo circondato da una schiera di cagnolini che fanno sì con la testa senza proferire parola è di una tristezza infinita.

Il problema è che quell'inconsistenza si porta dietro concetti che mica sono una novità. Però lui li spaccia per tali.
E' chiaro che la cancellazione della memoria, delle dicotomie è una roba che va benissimo a quello steccato ideologico che si chiama destra, altro che cazzi.
Mica è un caso che su questo ci sia un apparentamento tra i vari soggetti interessati a cancellarle le differenze purché "si amministri bene".
Me lo immagino un miliardario che vive sulle colline di Genova in una casa di 24 stanze che amministra bene e nell'interesse di quelli che di stanze al massimo ne hanno due.
Lui è un altro di quei "ricchi"  buoni che, visto come vanno le cose, si vogliono impegnare per cambiare.
Bah, sarà un'altra illusione ottica di quelli che riempiono il cervello con la prima pagina della Gazzetta dello Sport. Poi sparirà anche lui. Le avvisaglie ci sono già; il sindaco di Parma doveva fare la rivoluzione in quella amministrazione. Si ritrovano con uno che taglia i servizi, aumenta le tasse e al massimo ricorrerà in tribunale perché gli aprono l'inceneritore sotto il naso. Menomale che doveva essere la Stalingrado quella.
Pensa questi a negoziare con la Merkel l'uscita dall'euro. "

Ecco qua, breve e limpido.

Potranno magari servire, queste considerazioni, anche alla compagna di Femminismo a Sud che, qualche giorno fa, ha scritto questo articolo (con il "Grillo" preceduto dall'oramai immancabile cancelletto # di twitteresca prassi, ché oramai senza hashtag non sei più nessuno).

Tante volte mi sono trovato in perfetta sintonia con FaS, e altrettante volte mi ci troverò; non è certo un caso che il logo "Io sostengo Femminismo a Sud" campeggi in bella vista nella colonnetta di sinistra di questo blog. Ciò che vi metto non è un vuoto ornamento di immagini a bischero, ma esprime delle ben precise prese di posizione.

Stavolta proprio non sono d'accordo. Non sono d'accordo con il tono dell'articolo, ironico sì e corredato dai video di "Vichi di Casapound", ma anche molto attento a "scindere" tra Beppe Grillo e i "grillini" e la loro presupposta "attività dal basso". 

Sarà forse perché sono di Firenze e in piazza Dalmazia ci passo praticamente tutti i giorni. Sarà magari anche perché a me "scindere" non riesce per niente. Ma quando leggo cose del genere mi sale il sangue alla testa:  "Non è neppure per la strage di Piazza Dalmazia a Firenze, perché un pazzo può capitare a tutti/e e se uno dietro lo sfoggio di un condiviso interesse per il fantasy coltiva in cuor suo l’idea di immolarsi per la propria causa non è mica colpa di nessuno. Di fanatismi, tutto sommato, è pieno il mondo."  Proprio questo si legge nell'articolo pubblicato da FaS.

L'autrice dell'articolo (che si firma "fasse")  ha forse scordato che tali "considerazioni" sono, quasi precisamente, quelle addotte dalla stessa Casapound subito dopo i fatti di Piazza Dalmazia. Il "pazzo" che può "capitare a tutti". Anche tenendo presente un cosa a mio parere fondamentale: prima di "immolarsi per la propria causa", Gianluca Casseri ha provveduto a "immolare" due immigrati e a ferirne altri, tra i quali uno è rimasto paralizzato per sempre.

Gianluca Casseri non veniva dal mondo della luna e neppure dalla sua presunta "pazzia"; veniva da un'ideologia ben precisa e da tutto un concorso di pratiche e di teorie che in Casapound trovano perfetta esplicazione. Non a caso, Casapound ha immediatamente tentato di accreditare una sua "partecipazione saltuaria", mentre invece è stato ampiamente dimostrato che Casseri frequentava attivamente Casapound e partecipava attivamente alle sue iniziative.

E mi stupisce non poco di leggere cose del genere su "Femminismo a Sud", che ha a suo tempo tuonato (giustamente) contro tutti coloro che "sdoganavano" Casapound (specialmente a "sinistra"). Ma, evidentemente, presso qualcuno ora interessa maggiormente non perdere contatto col "grillismo", proprio mentre il "Guru" si dimostra definitivamente per quel che è.

"Non è neppure"? E' eppure, eccome che lo è. E' anche per la strage di Piazza Dalmazia, perché è una strage che è nata in un ambiente ben preciso, altro che "pazzia". Continuare a battere sul tasto della "pazzia" è, senza mezzi termini, avallare Casapound. E nessun "tono ironico" riesce a coprirlo. 

Da dire anche che, da una considerazione finale dell'autrice dell'articolo, traspare in modo abbastanza palese la sua non poca simpatia per il "grillismo". Mi riferisco a questo:   

"Ps: comunque i comitati cittadini che caratterizzano il tuo movimento in realtà, per come li conosco io perché li conosco e certi mi piacciono pure, sono convintamente antifascisti e non c’entrano proprio un cavolo con te. Sei un bel bluff mediatico che tira la carretta, pigli per il culo destri e sinistri parlando linguaggi che sono affini un poco a tutti, mentre gli altri dei comitati territoriali fanno la politica, quella vera. Però ‘un t’allarga’, capisci? ‘Ste decisioni si pigliano dal basso e non dall’alto. E mi pare che ultimamente ti sia allargato parecchio…"

A rispondere a tutto questo ha pensato benissimo Mario nel suo articolo qui riprodotto.
Io non "scindo" un bel nulla e i "grillini", con tutti i loro bei "comitati cittadini", mi sembrano soltanto una massa di brave pecorine ubbidienti. Saranno anche "convintamente antifascisti"; allora facciano come alcuni "grillini" emiliani, che si sono effettivamente rivoltati contro le agghiaccianti esternazioni del fascista genovese (così d'ora in poi lo definirò). Facciano come Lorenzo Paluan che se ne è andato via subito. Forse anche perché lui ed altri si sono accorti che tutta quella "politica vera" non ha nessuna incidenza su un sistema, e che sta sempre più apparendo come l'ennesimo, sterile giochino, peraltro perfettamente all'interno del sistema che tanto si dice di aborrire. Per alcuni che, finalmente, si ribellano e se ne vanno, la stragrande maggioranza dei "grillini" -ivi compresi quelli "antifascisti" tacciono rigorosamente. Anche perché, altrimenti, ci pensa Grillo stesso a farli tacere e, all'occorrenza, a buttarli fuori a calci nel culo.

Mi auguro che, d'ora in poi, le cose siano parecchio più chiare.
Anche se, in fondo, non ci voleva poi molto a capirlo, e senza neppure che occorresse che Grillo andasse a leccare il culo ai "fascisti del terzo millennio". Ne fa parte, e sin dall'inizio. A volte mi sembra ancora persino un fascista di millenni addietro, di quelli della "maggioranza silenziosa". Di "Grillismo a Sud", e anche a Nord, a Ovest e a Est, ne faccio volentieri a meno.