venerdì 21 dicembre 2012

Estreme confessioni attendendo la fiammata.



A diciassette anni guardavo ancora l'Ape Maia.

Avevo sempre desiderato di metterne la sigla sull'Asocial Network; Se Non Ora, Quando? (SNOQ)

Inoltre mi perdevo poche puntate di Candy Candy, e non di rado guardavo anche Lady Oscar.
 

Sono sempre andato pazzo per le croste di parmigiano fritte nell olio. 

La fine del mondo arriverà senza che sia riuscito a completare delle infernali "Parole crociate a serpentina" del n° 4163 della Settimana Enigmistica.

Il mio primo voto, a 18 anni, l'ho dato al Partito Radicale.

Ho avuto una breve ma piacevolissima esperienza gay con un ex amico mio, all'età di 26 anni. Dentro a un cesso, ma altrove non si poteva.

Ho pisciato sugli scalini della casa di Romano Prodi a Bologna, in una traversa di piazza Santo Stefano (mi sembra si chiamasse via Gerusalemme).

Ho pisciato una volta, completamente briaco, anche in piazza di Settignano davanti a tutti provocando scandalo nella popolazione.

Ho buttato in un fosso, a Livorno, una copia dell'Unico e la sua proprietà di Max Stirner, dopo averne letto circa trenta pagine. Però, poi, ne ho ricomprato un'altra copia e l'ho letta tutta.

Sono tuttora capace di recitare a memoria tutto il racconto a fumetti Zio Paperone e il ventino fatale. Il Quartiere Agonia, o Shacktown, mi accompagnerà per sempre, cioè per ancora poche ore.


Datemi delle macchinine, e ci giocherei ancora per ore in vasca da bagno ad "alluvionarle".

Detesto gli orologi da polso e non ne ho mai portato uno.

Ecco, ora può anche finire 'sto mondo del cazzo, almeno fino a domani.