sabato 17 marzo 2012

Italia e Grecia. Differenza tra idea e azione.


Mentre in Italia, tra un Chiudere Casapound! e una manifestazione-passeggiata qua e là, Casapound e compagnia brutta aprono, prosperano, imbrattano, pestano e, in definitiva, continuano a fare ciò che vogliono quanto e più di prima (compresi i loro rappresentanti nel corpo diplomatico), in Grecia mostrano perfettamente quale sia la differenza tra idea e azione.

Nell'immagine sopra, ripresa come tutta la notizia da Liberi Eretici Maledetti, si nota l'esterno del nuovo ufficio di Patrasso dell'organizzazione neonazista Χρυσή Αυγή, che si legge Hrissì Avyí e che significa "Alba Dorata". Dico "nuovo ufficio", perché sembra che sia stato inaugurato in pompa magna lo scorso lunedì 12 marzo. Non è durato molto. Il 15 marzo -come si legge su Liberi Eretici Maledetti-, poco dopo le 13.00, un folto gruppo di anarchici ed antifascisti hanno preso d’assalto gli uffici locali del partito neonazista Chrissi Avgi/Alba d’Orata, situato in via Germanou, nel centro di Patrasso. Il covo fascista, che era appena stato inaugurato Lunedi 12 Marzo, è stato completamente distrutto. Inoltre, slogan antifascisti sono stati scritti sulla maggior parte delle pareti dell’edificio che era stato lasciato ai teppisti neo-nazisti, mentre il loro odioso materiale è stato dato alle fiamme e gettato per strada. I compagni hanno lasciato il luogo in corteo.

"Odio e collera per ogni razzista"

Il movimento Χρυσή Αυγή, che ha ottenuto il 5,3% dei voti alle elezioni municipali ateniesi del 2010 ottenendo un seggio in consiglio comunale, accetta statutariamente tra le sue file soltanto "Ariani di sangue" e "greci di discendenza accertata". I membri si salutano con lo Hitlergruss e si caratterizzano per il loro assoluto razzismo e nazionalismo violento. Fatto non secondario, nonostante la consistenza numerica non eccelsa degli iscritti, il movimento riscuote parecchio successo nella Polizia greca, che è stata fatta oggetto di indagini parlamentari per le infiltrazioni del movimento neonazista tra i suoi membri. Niente di cui stupirsi, chiaramente.


Materiale del movimento neonazista gettato dalla finestra e dato alle fiamme.

Tre giorni. La presenza degli "Albadoriani" a Patrasso è stata tollerata per questo periodo prima di passare all'azione diretta, nonostante lo spiegamento in forze degli amichetti motorizzati dell'Ελληνική Αστυνομία. Dopo che nei tre giorni in questione gli Albadoriani di Patrasso avevano già cominciato la consueta solfa consistente nel riversare le colpe della crisi sugli "immigrati" (vi ricorda qualcuno, magari vestito di verde...?), il 15 marzo è stata posta fine alla cosa nel modo più opportuno e radicale. E per non credere che si sia trattato soltanto di qualche slogan, e due o tre scritte sui muri, sarà bene guardare con attenzione questo filmato per apprezzare meglio l'opera di meravigliosa distruzione che è stata effettuata nel "nuovo ufficio" di quei pezzi di merda:



E' stato proceduto con estremo ordine, non limitandosi alle suppellettili e al materiale, ma concentrandosi sui sanitari e sui rubinetti che, mazzolati ammodino, hanno completamente allagato il locale. Neppure le opere murarie sono state risparmiate, come si può agevolmente vedere. Naturalmente questo video è dedicato con sincera partecipazione ai nostri cari legalitari, ai fautori del diàlogo e quant'altri. A coloro che, in definitiva, permettono a Casapound e cameratucci vari di scorrazzare liberamente, di essere blanditi e foraggiati, di organizzare concerti con consoli a Osaka al seguito, eccetera, eccetera, eccetera.

A Patrasso, i loro omologhi greci se ne staranno un po' più fermini. Senza tanti "chiudere, chiudere" berciati da tutte le parti, la chiusura è stata effettuata rapidamente, ordinatamente e senza lasciare alcunché di sano. Per riaprire, ci penseranno un attimino, gli eroici Χρυσαυγίτες.