domenica 19 febbraio 2012

Solidarietà con i poveri ladri!


Immaginate di essere degli onestissimi ladri, dediti alla famiglia e al lavoro, e che una fredda serata di febbraio decidiate di farvi un appartamento in una zona di Milano "davvero viva, autentica, e con un altissimo potenziale creativo" (Porta Ticinese, ndr).

Prendete i ferri del mestiere, e penetrate con competenza in un loft situato "in una piccola strada a sfondo cieco (...) della movida milanese, tra le più frequentate e caratteristiche, anche se degradata" (una puntina di "degrado" ci sta sempre bene, come l'angostura o l'olivetta). Pronti finalmente a iniziare la vostra dura e difficile attività quotidiana, accendete la luce e vi ritrovate davanti per prima cosa quanto segue:


Restate là un istante, con i pie' di porco in mano, i grimaldelli come sospesi a mezz'aria, le sacche e i borsoni mollemente abbandonati da una parte; vi guardate negli occhi, e dopo qualche secondo di gràvido silenzio, non reggete. Prorompete in una risata convulsa, irrefrenabile, cosmica!

Ma siete là per lavorare, e dopo un po', finalmente ricompostivi, decidete comunque di iniziare a cercare e a mettere a soqquadro, naturalmente con l'incentivo di un bel po' di sano divertimento. Cominciate con lo sventrare le poltrone ricavate dalle 500, magari infilandovi dentro a buco pillonzi i Topolini preventivamente e opportunamente distrutti. Cavata fuori una bomboletta spray, vi divertite a tracciare cazzi stylizzati sulle pareti, dopo aver cosparso tutto di Bostik ed avervi appiccicato i càndidi cuscini spiumati a dovere. Ohimè, non trovate nulla; però vuoi mettere avere a disposizione, tutto per sé, un simile concentrato di orripilanza arredatoria! Ma di chi sarà quest'appartamento? -si chiedono per un momento i lavoratori.

Proseguono, passano nell'open space adiacente e, ancora una volta, si trovano davanti a qualcosa che li lascia per un attimo interdetti:


Non è possibile!, pensano i ladri all'unisono; non ce la fanno più nemmeno a ammazzarsi dalle risate, come prima. Ma dove siamo capitati? Nella casa di un bimbominkia pieno di soldi?... Come spinti, forse per la prima volta nella loro vita, da un impeto di giustizia raddrizzatrice, si accaniscono in preda a sacro furore contro i Barbapapà, danno fòo alla prima pagina della Gazzetta dello Sport e all'Uomo Ragno e si trattengono dal fare altrettanto con i tre scooter, che invece trafugano in quanto bottino. Ma non è finita qui.

Percorrono il loft in lungo e in largo, oramai certi di avere una missione da compiere e cercando di non soccombere agli accessi di ilarità compulsiva che promana da ogni angolo; ma rischiano di non farcela più davanti alla seguente summa di cattivo gusto e di idiozia che travalica le distanze, unendo Italia e America nel medesimo anelito all'elettroencefalogramma piatto:


Dopo aver disciolto le statuette della libertà tricolorate con la fiamma ossidrica, si lasciano andare a un sabba liberatorio che preservi la loro sanità mentale. Non si sono mai trovati di fronte ad un simile ammasso di ciarpame: abituati come sono alla ricca opulenza delle ville, alla solidità borghese di certi appartamenti del centro ed anche alla finta sciatteria di monolocali da ictusmila euri al metro quadro, sono rimasti come abbagliati dall'ostentazione di un tale grado di imbecillità congenita. Ma di chi potrà essere tutto questo? Ad un certo punto, uno dei lavoratori ha come un'illuminazione, in tutti i sensi:


Ebbene sí! Doveva essere chiaro, palese, lampante fin dall'inizio!
Non poteva essere che l'appartamento milanese di Lapo Elkann!


Nella foto: il famoso imprenditore italiano mentre si riposa dopo una giornata di dürissimo lavoro. Per la cronaca, al posto del divano c'è adesso una voragine con i resti di un Barbapapà e di una Cinquecento.

Non resta quindi che esprimere tutta la nostra più convinta e piena solidarietà con i poveri ladri, la cui salute (fisica e mentale) è stata messa così a dura prova. Speriamo soltanto che i frutti della "visitina" siano stati comunque degni, ma consigliamo loro, per il prossimo appartamento, di informarsi previamente.