sabato 10 dicembre 2011

Il dodici dicembre


Wikipedia ha, tra i tanti, un servizio utilissimo: gli avvenimenti del giorno. È semplicissimo: se uno vuole, mettiamo, sapere che cosa è accaduto nei secoli il 3 luglio o il 27 ottobre (e, perché no, anche il 30 febbraio), basta che digiti il giorno e il mese corrispondente su Google o direttamente sulla homepage dell'enciclopedia online. Ogni giorno dell'anno è accaduto "qualcosa", o almeno così sembra.

Così, ad esempio, stamani mi è presa la curiosità di andare a vedere che cosa sia accaduto il dodici dicembre; è fra due giorni, lunedì prossimo, giorno peraltro in cui dovrei recarmi in tribunale per una cosa che mi riguarda (ma non so ancora se ci andrò). Così sono venuto a sapere cose molto interessanti.

Così, ho imparato che il 12 dicembre dell'anno 627 si svolse la Battaglia di Ninive, ultima delle guerre romano-persiane tra l'impero bizantino e i Sassanidi; si scontrarono gli eserciti di Eraclio e Cosroe e stravinsero i bizantini. Oltre 50.000 persiani morirono sul campo; addirittura, il generale bizantino vittorioso uccise di persona il suo omologo persiano, Rhazadh, che comandava l'esercito di Cosroe.

Il 12 dicembre 1531, invece, apparve Nostra Signora di Guadalupe a Città del Messico, che allora qualcuno chiamava ancora Tenochtitlán. La cosa richiede una breve riflessione: i conquistadores non erano nemmeno finiti di arrivare e di impossessarsi di ogni cosa, che già appariva una Madonna. Si trattò ovviamente di un'apparizione che cadeva come il cacio sui maccheroni: la Santa Vergine apparve infatti (e come dubitarne!) ad un azteco convertito al cristianesimo, che però aveva conservato il suo impronunciabile cognome in lingua nahuatl: Juan Diego Cuauhtlatoatzin. Fu la Madonna stessa a dettargli il nome specifico: pare infatti che Guadalupe derivi da coahtlaxopeuh, "colei che schiaccia il serpente".

Facciamo passare qualche secolo e andiamo un 12 dicembre in una banca a Milano. Ah, direte quasi tutti, eri qui che volevi arrivare! Eh no. Perché dovete sapere che il 12 dicembre 1865, fu costituita la Banca Popolare, con atto firmato presso il notaio Girolamo Corridori. Cosa curiosa, la banca fu originariamente costituita ed ebbe sede a Palazzo Marino, l'attuale municipio milanese.

Ci sono grandi città intere che hanno un compleanno ben preciso: una di queste è Belo Horizonte, in Brasile, capitale dello stato federale del Minas Gerais ("miniere generali"; significa, letteralmente, che vi si estrae d'ogni cosa). Fu fondata il 12 dicembre 1897 e, in soli 114 anni, è diventata una metropoli di quasi due milioni e mezzo di abitanti. A un brasiliano non la chiamate "belorizzònte" così come si scrive, sennò non la riconosce; bisogna dire belurisònci. Ci sono nati famosi calciatori come Luís Vinício, Tostão (che vuol dire "soldino") e Toninho Cerezo, e anche l'attuale presidentessa del Brasile, Dilma Rousseff.

Scorrendo ancora, si viene a sapere che il 12 dicembre 1913 venne recuperata, a Firenze, la Gioconda di Leonardo, dopo due anni da che era stata rubata al Louvre dal famoso Vincenzo Peruggia. La RAI del tempo che fu ci fece sopra uno sceneggiato (ancora non si chiamava fiction) interpretato da Enzo Cerusico (ve lo ricordate, quello di Tony e il professore?); mi è capitato di rivederlo qualche mese fa su Rai Storia.

Il 12 dicembre 1963, quando non avevo nemmeno tre mesi di età, il Kenya divenne indipendente. C'era stata, pochi anni prima, la famosa rivolta dei Mau-Mau. E, per restare in Africa, il 12 dicembre 1979 quella che era stata la Rhodesia razzista di Ian Smith, unico stato che praticava l'apartheid assieme al Sudafrica, cambiò nome in Zimbabwe. La pagina Wikipedia fa in tempo anche a dirci che il 12 dicembre 2008 c'è stata un'eccezionale piena del Tevere; a Roma spirano d'avere un'alluvione come si deve, ma almeno in questo caso si devono accontentare di qualche piena o di qualche nubifragio dopo che Alemanno aveva detto sui manifesti che nun ce ne sarebbero stati più. Invece, ciccia. Bazzecole. Nulla di paragonabile ai cinque metri d'acqua dell'alluvione di Firenze, o ai disastri genovesi. Il Tevere è stato battuto persino da un insignificante fosso di Marina di Campo; per non parlare del Polesine, di Alessandria, di Sarno, di Vicenza...insomma, Roma sarà caput mundi di tutto, ma non delle alluvioni; però, quando il Tevere va su un po' più del dovuto, ecco le non-stop televisive e i drammatici appelli. Che palle.

Insomma, sono successe tante cose il dodici dicembre. Tranne una. Quella che, orsù confessàtevelo, vi aspettavate tutti quanti. In effetti, per anni e anni sono andato avanti anch'io a ricordarmene e a ricordarla, a non perdere la memoria e via discorrendo. Mi sono invece reso conto di una questione elementare: non è mai successa. Non c'è proprio nulla da ricordare. La banca? Non c'è più. Si sarà fusa con qualche altra, di sicuro. Avrà dato vita a qualche gruppo leader. Meglio non parlarne nemmeno, sarebbe; a forza di memorie e di anniversari ci siamo consumati la vita, sentendoci magari migliori e idiozie del genere. Non siamo migliori. Siamo tutti gente che abbiamo, anche noi, permesso che accadesse, e che riaccadesse, e che riaccadesse. Non abbiamo, e non faremo mai, nulla di concreto. Sudditi eravamo, e sudditi rimarremo. Quindi aspettiamo fiduciosi altri dodici dicembre "storici", non c'è alcun dubbio che Wikipedia li terrà nella debita considerazione; magari, chissà, potrebbe essercene un altro proprio tra due giorni, lunedì prossimo, e non lo sappiamo. Un'altra battaglia fra bizantini e persiani. Un'altra città brasiliana fondata. Un'altra banca che si costituisce. Un'altra Madonna che appare.

Nell'immagine: la Madonna di Guadalupe.