venerdì 16 settembre 2011

Soffiano ancora quei venti



Ancora voglion macchiare
la mia terra di sangue operaio
quelli che parlan di libertà
ed hanno le mani nere.
Quelli che voglion dividere
la madre dai propri figli
e voglion ricostruire
la croce portata da Cristo.

Voglion nascondere l'infamia
che hanno addosso da secoli,
però il colore di assassini
non lo cancelleranno dalla faccia.
E già son stati a migliaia
quelli che hanno dato il sangue
e in torrenti impetuosi
hanno moltiplicato i pani.

Adesso voglio vivere
insieme a mio figlio e mio fratello
la primavera che tutti
costruiamo giorno per giorno.
Non mi spaventano le minacce,
padroni della miseria:
la stella della speranza
continuerà ad esser nostra.

I venti del popolo mi chiamano,
i venti del popolo mi spingono,
mi strappano il cuore a pezzi,
si avventano alla mia gola.
Così canterà il poeta
quando la morte mi porterà
per i sentieri del popolo
da adesso, e per sempre.