lunedì 7 febbraio 2011

E cazzo, e allora lo vendo anch'io!


Minchia, stracataminchia, sanguiddìo e madonnabùnga, un blog venduto per 315 milioni di dollari!

Sì, d'accordo, è il famoso Huffington Post, 25 milioni di visitatori al mese, unanimemente definito autorevole, eccetera eccetera; ma trecentoquindici milioni di dollari, di cui trecento in contanti! Cifre del genere sarebbero capaci di generare incubi eterni; provate a immaginare se ve le chiedesse l'Equitalia, che so io. Eppure la signora Arianna Huffington se li beccherà tutti quanti. E allora, cazzo, quasi quasi lo metto in vendita pure io, il blog. Sarò moderato nelle pretese: di milioni di dollari me ne basterebbero una decina, facciamo quindici. Mi metto a posto per quel che mi rimane da campare, mando in culo centodiciotti, ambulanze e quant'altro, mi fo la casina all'Elba, rimetto in sesto il CPA, acquisto dal Comune il largo Martiri delle Foibe e lo dedico a Juan Rodolfo Wilcock, e me ne avanzano pure parecchi. Non importa essere AOL, basta che facciate una cooperativa o un gruppo d'acquisto; che saranno mai dei miseri 15 milioni di dollari, e se poi sono di euri meglio ancora!

Leggo sull'articolo di Repubblica che il blog della signora Huffington ha avuto un ruolo importante nell'elezione di Obama e che sarebbe schierato a sinistra; pur non intendendo arrivare a tanto, potrei comunque fare qualcosa per contribuire all'elezione di Sassicaia Molotov a sindaco di Livorno, o di Red a ambasciatore di Sua Maestà Britannica presso la Santa Sede, oppur meglio ancora di Iononstoconoriana a rappresentante esclusivo della catena di sexy shop "Gualtiero Mazzacurati" nella Repubblica Islamica dell'Iran Funestan (cantami, o diva). Insomma, un affarone per tutti. Sono oramai anni che lavoro a gratis, senza nemmeno mettere l'AdSense di Google, e sarebbe ora di cominciare un po' a mettere a frutto tutta questa popo' d'attività, di nottate insonni, di taroccamenti al Paint, d'ogni cosa.

Naturalmente, con grande benevolenza, nel pacchetto in vendita sarebbe compreso tutto quanto l'Asocial Network: sia il Treggia's Blog (convenientemente rinominato Old Wrecks Blog - Old Cars around the World), sia la Pampalea (che ha la stoffa dell'opinionista). Per il pagamento (rigorosamente cash) potete passare direttamente in via dell'Argingrosso. Mi raccomando la puntualità. Lo Huffington Post può cominciare pure a tremare, specie quando sarò abbastanza autorevole da sostenere la candidatura di Dan Peterson alla presidenza USA. Per me, numero uno!