venerdì 27 agosto 2010

Differenze


Chi me l'ha raccontata, ha detto di averla sentita da Daniel Pennac. La riracconto a modo mio.

Il solito tizio muore, e va in paradiso. Una volta espletate tutte le formalità con San Pietro, viene introdotto nell'eterna celestialità: luce soffusa azzurrata, calma, una musica soave, nuvolette, tutti che riposano...insomma, dopo dieci giorni, già non ne può più dalla noia, e decide di andare a farsi un giretto. Proprio vicino all'ingresso, nota una porticina e non può fare a meno di chiedere informazioni a San Pietro:

- Mi scusi, San Pietro...ma quell'uscio dove mena?

- Sicuro di volerlo sapere...?

- È solo per curiosità...

- All'inferno, mena. Quella è la porta dell'inferno.

- Ah. E...non è che si potrebbe fare una visitina, per caso...?

- Guardi che lei è stato assegnato al paradiso, alla beatitudine eterna, alla gioja senza fine...

- Sì, sì, lo so...infatti chiedo di fare soltanto un giro...non è che...

- Beh, in effetti concediamo dei visti temporanei di tre ore...ma è proprio sicuro...?

- Ma certamente! Tre ore saranno più che sufficienti! Come si fa a avere il visto?

- Venga con me...

Ottenuto il visto di tre ore e il pass, il tizio varca la porta e si ritrova in una bellissima spiaggia assolata: palme verdi, donne bellissime completamente ignude, tavoli stracolmi di ogni bendiddìo (si fa per dire), feste e party ogni dieci metri, alcool a fiumi, musica, mare cristallino...dopo avere strabuzzato gli occhi, si lascia andare ai bagordi più sfrenati. Ma le tre ore terminano presto, il visto scade e un solerte funzionario infernale lo invita a tornare in paradiso.

Una volta tornato, il tizio non perde tempo e torna subito da San Pietro:

- Ma che discorsi sarebbero? Quello sarebbe l'inferno, e questo il paradiso? Ma è quello, il paradiso vero! Io voglio andare là! Per favore, San Pietro, io qui non ci ho resistito dieci giorni, figuriamoci per l'eternità...!

- Guardi che non si può, lei è in paradiso per giudizio di Dio!

- Beh, e lei non può sentire il principale se...?

- Lo posso anche sentire, ma debbo avvertirla che se Dio le concede di andare all'inferno, la decisione è irreversibile e lei resterà per sempre laggiù!

- E non chiedo altro!

Dopo un po' San Pietro torna con il foglio di assegnazione all'inferno debitamente firmato e timbrato, lo consegna al tizio e se ne va. Il tizio, tutto felice, torna alla porticina e la varca; appena chiusa, si ritrova in un antro buio e infuocato. Viene preso in consegna senza cerimonie da un diavolo orrendo, che comincia a tormentarlo con un forcone mentre si diffonde una musica agghiacciante. Urla e lamenti dappertutto, orrende megere lo graffiano dicendogli atroci oscenità.

- Ma...ma...c'è un errore! Aiuto! Aiuto!

- Aiuto cosa, anima dannata? - gli dice il diavolo. Ora sei nostro!

- Ma...ma prima....la spiaggia....le feste...le donne meravigliose...

- Eh eh eh! -sogghigna terribilmente il diavolo. Ora finalmente la hai capita la differenza fra turismo e immigrazione!