sabato 19 giugno 2010

Sarà il cognome?


A quanto mi risulta, tra il signore qua sopra in divisa da prete e la ministressa dei quizzoni non esiste nessuna relazione di parentela; casualmente, hanno lo stesso cognome. Stando a Huiquipedia (così si dice in nahuatl), il suddetto prete è invece fratello d'un altro presbitero, il famoso frate francescano Padre Eligio. Quello di Gianni Rivera e dell'abatino, insomma. Dev'essere il cognome, insomma. Ti chiami in un certo modo, e sei tutto Iddio e riflettori, quizzoni e recuperi de'tossici, accuse di abusi sessuali e maestri unici. Non saranno ceramente, è vero, gli unici a chiamarsi così; ma, debbo dirlo, fossi un onorato e irreprensibile Gelmini che fa l'operaio fonditore, il geometra o persino il precario, penserei seriamente a presentare una richiesta di variazione del cognome.

Leggo, sempre su Vikipetã (così si dice in guaraní), che il signore vestito da prete di cui sopra avrebbe pure fatto la Resistenza. Ecco, se fossi la Resistenza pure penserei a fare quantomeno un disclaimer. In pochi mesi mi sarei vista affibbiare Mike Bongiorno e don Gelmini Pierino. Rinviato oggi a giudizio per lasciamo perdere, tanto si sa benissimo di che si tratta. Una delle cose più belle che abbia letto al riguardo sono le dichiarazioni di tale Giovanardi, uno tutto valori e famiglia. È andato a trovare il suo amicone in tonaca, dichiarando candidamente: "Per me don Gelmini è come Don Bosco". Favoloso. Ignorava, il Giovanardi (o forse no!) che, da un po' di tempo, sta venendo fuori che Don Bosco era un fior di pedofilo. Insomma, Giovanardi non ha fatto che confermare il fatto.

Insorge, e come dubitarne, il centrodestra. Don Gelmini è un perfetto esempio di prete mediatico, o mediaprete. Uno di quelli che ha costruito le sue fortune (ed anche un bel po' di conquibus) sul recupero. Il fratellino recuperava tossicodipendenti (come un'altra étoile dei centridestri, il fondatore di lager Vincenzo Muccioli), lui recupera "ragazzi indigenti". Nel 1971 subì, il don Pierin Pieretto, una condanna per truffa per emissione di assegni a vuoto e bancarotta fraudolenta: 4 anni di galera, peraltro interamente scontati. La Chiesa Cattolica, però, non prese alcun provvedimento: eris sacerdos in aeternum. In questi giorni, come detto, il rinvio a giudizio per molestie e abusi sessuali: rinvio promulgato da un giudice che, curiosamente assai, ha un cognome pure non poco mediatico e televisivo (si chiama Panariello). Tra coloro che insorgono, oltre al Giovanardi tutto famiglia, c'è pure Maurizio Gasparri. A tale riguardo, è bene ricordare che il testè nominato ex esponente di Alianza Nacional gode sottobanco di un certo numero di soprannomi, tra i quali si distingue per eleganza quello di Chiappetta Nera.

Insomma, una bella insalatona. La consueta insalatona. Iddìi, ragazzini, tonaconi, politicanti, fascisti, famiglie, valori, recuperi, palpate di culetti. Anche se a rigore non c'entra nulla, mettiamoci anche una spruzzata di quizzoni. As usual. Ma tanto, come no, ci penserà qualcun altro. Andranno tutti all'inferno. Ovviamente, dopo l'emissione del giudizio universale, insorgerà il centrodestra. Mi vedo già Gasparri e Giovanardi: Iddìo rosso maledetto! Qualcuno ipotizzerà anche che i giudici universali siano esponenti di Magistratura Democratica. Mi spiace di non essere bravo a far tarocchi fotografici, perché avevo in mente una certa prima pagina del Giornale....