sabato 3 aprile 2010

Massimo, che ci sei...?


Sì, lo so che ultimamente hai avuto qualche problemuccio, e che ti è persino toccato farti perdonare; ma, perdiana, questa è un'occasione davvero da non perdere.

Secondo la notizia, pesa 4868 chili. È costato otto ore di lavoro al giorno a nove maestri pasticcieri capitanati da tale Mirco Della Vecchia, e gli scarti di lavorazione (calcolati in quintali) sono stati distribuiti in sacchettini poi venduti in beneficienza per i terremotati di Haiti. È realizzato interamente in cioccolato bianco, ed ha battuto di oltre una tonnellata il precedente record per le sculture in cioccolato. Il nuovo primato, certificato ufficialmente da un giudice appositamente arrivato da Londra, permetterà a questo Duomone di Milano di essere iscritto nel Guinness.

Ecco, Massimino, ora dovresti entrare tu in azione. Visto che i terremotati di Haiti sono già stati messi a posto (oltre che dimenticati), che ne diresti di riscendere in campo con la tua indubbia competenza?

Pensa un po': se con un Duomino in ghisa di pochi chili sei riuscito a trasformare l'Italia nel paese dell'amore, tirando addosso a Berlusconi un Duomone in cioccolato da più di quattro tonnellate e mezza cosa mai riusciresti a fare? Un immenso paesone dell'amorone, un cioccolatoso melasso della concordiona e della legalitàzza, uno smisurato accordo sulle riformone. E, viste le dimensioni, perché tirarlo addosso solo a Berlusconi? Con un colpo solo, approfittando magari del prossimo 25 aprile, potresti acchiappare Napolitone, Bersone, Casone, Schifone e tutti gli altri. Tutti sepolti sotto una dolcissima e amorosa massa di cioccolato. Dici che non ce la fai da solo a lanciare un Duomone del genere? E tranquillo! Una soluzione la si trova sempre!


Immagina poi quanti grupponi di Facebukkona (gnamme!), quante edizioni speciali del Giornalone e di Liberone, quanti editoriali di Minzolone, quanti messaggi di solidarietòna, quanti Angelus del Papòne!

E, magari, orde di bambini haitiani affamati si getterebbero su quell'immenso blob, sputando però rigorosamente pezzetti di Maroni, frammenti di Gasparri, lacerti di maglioncino blé di Bertolaso e mèches della Moratti.