sabato 22 dicembre 2007

Arroìto da' ponci



Era un po' di tempo che non me lo facevo fare. Dico "facevo fare", perché fuori da Livorno non lo sa fare nessuno. Bisogna che lo spieghi, che sia sfacciato. Non so come la pigliano i baristi, specie quelli giovani, freschi di scuola professionale, che magari sanno fare i cocktail più astrusi e si ritrovano un tizio con una keffiah avvolta al collo che, coi gomiti sul bancone, dà istruzioni antiche.

Mentre la madre del barista racconta della sua Primavera di Praga, che ha visto coi suoi occhi. Mica come Guccini, per sentito dire, e per fare una canzone! L'ha vista con la canna di un carro armato puntata diritta davanti alla finestra di casa. Erano nostri amici, diceva. Mezza famiglia di origine russa, anzi, siberiana. In un bar a Firenze, una donna dagli occhi chiari mi dice della sua famiglia a Irkutsk, a Novosibirsk, e il cannone puntato, e il tradimento. E io le racconto di certi giorni del '96, dei fiori portati a uno Jan Palach dimenticato, e di un tranviere di Karlovy Vary in una serata a bere birra fino a scoppiare finita sotto la neve mentre quello cercava d'insegnarmi l'inno nazionale ceco. Qualcosa che fa sprklchvuskov sztrumov vrchltsky, o roba del genere.

Intanto le istruzioni.

Bicchiere da caffè di vetro, col manico di metallo.
Un cucchiaino e mezzo di zucchero.
Una scorza di limone.
Un quarto di rum e un quarto di cognac.
Il ragazzo mi guarda dolcemente e piglia la bottiglia del Martell, mica seghe!
Riscaldata.
Caffè nero bollente e forte.
Peperoncino.

E tutti a guardare in questa serata gelida di dicembre. Prima di cominciare a berlo, lo annuso. Quant'era, cazzo, quant'era. Mi viene da raccontare di quando vedevo i pescatori farsene tre o quattro in fila alle cinque e mezzo di mattina. Non racconto che ci sono state delle sere, o delle mattine, in cui sono arrivato a farmene otto in fila, così, senza fiatare. Ti viene una voce tutta sua, poi. Rauca. Da inferno. Natale sì, natale da averci sempre più voglia che venga maggio. Rauca. Voce da inferno. Arroìto da' ponci!

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