venerdì 8 giugno 2007

I fagioli e le patate


Da oggi, questo blog ha un nuovo sottotitolo, o meglio un'integrazione. Alle "storie di gente più o meno comune" si è aggiunto il "Bignami di Riccardo Venturi", definizione coniata dalla brava Eleonora "Lucharoja" e che sposo immediatamente (la definizione, non la Eleonora; sia ben chiaro). Poiché, appunto, questo è il Bignami del sottoscritto, è necessario fornire tutti gli elementi che debbono costituire un buon classico bignamino; tanto più che, in questo caso, il compendio e il compendiatore sono la stessa persona. Mica succede tutti i giorni.

Ecco dunque -e come poteva mancare-,
I fagioli e le patate. La sua eventuale assenza sarebbe come quella del capitoletto sulla "grazia di Lucia" in un Bignami sui Promessi Sposi. A chi lo leggesse per la prima volta debbo però mezza riga di spiegazione. Datato 5 giugno 1999 e per l'ennesima volta proveniente dal ng di Guccini, questo post era nato come una risposta ad un tizio che allora imperversava su quel newsgroup (e su altri). Nome e cognome: Filippo Valguarnera. A questo punto mi toccherebbe raccontare chi fosse, ma non ce ne ho la minima voglia. Però è nominato nel post. Buona lettura, e se per caso portate il Venturi all'esame di maturità, mi raccomando: una buona conoscenza di questo post impressiona la commissione. In bocca al lupo.

L'universo è plurale. L'umanità è plurale.
Ma siamo sullo stesso pianeta, sotto lo stesso cielo, illuminati dallo stesso sole

Sarà perchè vivo in un porto, dove passa tanta gente di tutti i luoghi

Sarà perchè questo porto è nato libero e puzzolente, fra mercanti ebrei e olandesi, fra negri e campagnoli toscani, fra galeotti e altra gente strana che viveva gomito a gomito, con buona pace di qualche esteta che ci dice che non abbiamo il monumentino o la chiesetta romanica

E non sono immagini oleografiche, venite che vi ci porto a fare un giro quando arrivano i carghi, venite che vi porto a vedere il posto della Guardia di Finanza al varco Galvani

Dato che il nostro monumento, quello che Livorno ha sempre innalzato a forza di rutti e di ponci, e in culo a tutti quanti, si chiama tolleranza e libertà

Sarà perchè le mie radici, poi, non sono in un posto solo e neanche in un solo me stesso, e non ho nessuna intenzione di fare alcuna scelta (corroborato in questo dal mio amico Pessoa)

Sarà perchè non mi piace niente che sia monotono, puro, anodino, etnicamente testato, e sarà anche perchè i lager in nome di queste cose li ho visti sul serio, e non mi piacciono i giochetti e le chiacchiere di ragazzini che farebbero meglio a giocare al Risiko invece di stare a disquisire di cose che al massimo han sentito dire dar cuggino

Sarà perchè non me ne frega un cazzaccio di merda di niente delle patrie e delle nazioni, dato che ho davanti il mare e se metto i piedi in acqua a Tirrenia, nuotando nuotando arrivo in tutto il mondo senza cambiar mai acqua

Sarà perchè quel mare che ho davanti si chiama Mediterraneo, mille culture, mille colori, mille tragedie e mille allegrie, e il mio ricordo e il mio grazie vadano a Predrag Matvejevic e al suo meraviglioso libro

Sarà perchè Alberto Venturi m'ha insegnato certi elementari concetti, come ad esempio quello d'ascoltare tutti quanti perchè tutti quanti han qualcosa da dire, e d'importante

Sarà perchè son secoli che mi dicono che sono un utopista fuori dal mondo destinato al fallimento, perchè la storia ci insegna questo e quest'altro, e che rispondo d'essere invece una persona estremamente lucida che vive, lavora e fa pienamente parte di questo mondo che ha tentato sempre di prendere schifando il pregiudizio e il luogo comune come la lebbra, salvo poi sedermi su uno scalino a chiacchierare coi vari lebbrosi di quest'epoca

E si sente sempre, passeggiando per le nostre strade, il campanellino che suona...dlèn dlèn, e la brava gente tira dritto senza guardare, senza avere il coraggio di guardare

Sarà perchè -e qui chiedo umilmente scusa a Filippo Valguarnera- le uniche etichette che amo son quelle sulle bocce di rosso, e mi spiace sinceramente che abbia potuto pensare che io abbia voluto appiccicargli addosso impiastricci che sicuramente non ha, altrimenti non starebbe qui a ragionare (sperando che prima o poi lo faccia anche a proposito del Guccini che dice d'adorare, Sangiaccati, vale a dire di terre nate come un mosaico ed i che spieghi perchè lo eadora sì tanto, dato che finora qui si sente disquisir di Croazie, d'Istrie e cui abitanti saprebbero meglio di noi dirci come si fa a convivere e perchè ad un certo punto qualcuno ha voluto metterli gli uni contro gli altri per niente)

Sarà perchè, però, il buon Valguarnera (Warnertal in tedesco, Varna Dolina in croato, Vall Guarnera in catalano, Luginë e Guarnerës in albanese) l'etichetta, in fondo, se l'è appiccicata (legittimamente) fin dalla sua comparsa qui, in forma di quelle due letterine A e N, dimostrandoci però -e ne sono lieto- che l'acqua di Fiuggi qualche piccolo effetto depurativo lo deve pur aver avuto

Sarà perchè il suo W L'Italia mi ricorda una canzone di De Gregori che il Fini (Gianfranco) scelse proprio come inno elettorale di AN, lo stesso De Gregori che cantava La storia siamo noi

Sarà perchè la storia, appunto, siamo noi davvero e senza remissione, perchè ce la scriviamo tutti i giorni con le nostre contraddizioni a volte iridescenti, a volte miserrime

Sarà perchè quando mi va di urlare silenziosamente "W l'Anarchia" lo faccio credendo fermamente che, prima che il sole esploda riducendoci a qualche pulviscolo d'onde radio nell'Universo, l'umanità ce la farà ad imparare a vivere senza stati, senza governi, senza eserciti, senza bombe e senza tutta la merda melmosa che impedisce all'Uomo di esprimersi nella sua intrinseca elevatezza

Sarà perchè una volta ho con sommo piacere pisciato sulla pietra di confine tra il settore musulmano della Bosnia e la Sprska Republika di Pale, con un serbo che mi guardava ridendo come un matto mentre mi sgrondavo il pisello

Era il 18 aprile 1993, mentre in quella parte del mondo arbitrariamente definita "Italia" si stava votando un referendum sul maggioritario e, quindi, come un mesetto fa, ho pisciato anche sul maggioritario

Sarà perchè, tornando a Guccini, sarò tutto e niente, cretino, intelligente, anarchico, fascista, negro, ebreo, comunista, e perchè, sempre come dice Guccini Francesco fu Ferruccio, forse non è qui il problema e ognuno vive dentro i suoi egoismi vestiti di sofismi

scordando che poi infine tutti avremo
due metri di terreno

Ripresa forse dal Fratello Conquistatore di Bertolt Brecht

E lo spazio che s'è conquistato
È sui monti del Guadarrama
Due metri di larghezza
Uno e cinquanta di profondità

Sarà infine perchè a forza di patrie, nazioni, differenze, sacri suoli, militi noti e ignoti, altari, cappellani, inni, fanfare e bandiere ci hanno fatto scordare financo gli universali della fisica e della geometria

E gli universali dell'umanità

E sarà perchè, contro ogni logica, trovo ancora persone che ci credono, e sotto ogni drappo colorato

Sarà per tutto questo e per mille altre cose

Che oggi mi sono messo a sedere su uno scalino di una brutta chiesa nata sulle rovine d'una città polverizzata da una guerra

Come la sinagoga che stava a pochi metri di distanza

Dall'odio, dalle divisioni non son nate che macerie

E io mi voglio espandere nel cielo, la terra la lascio per farci crescere i fagioli e le patate

I fagioli e le patate.


1 commento:

Lello Vitello ha detto...

Ciao amore mio, che piacere ritrovarti online e in gran forma! M'è venuto voglia di anda' a pisciare su qualche confine, i' vaticano conta??